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Bucce di Patate
(Konzentration) lager III C - Kustrin
Il ricordo aiuta il presente a sopravvivere adesso, a non essere assente, a ritrovare quello che hai perso. Ricordo la storia, l’orrore passato, le stragi, la guerra, quanto c’è costato! No, non mi piace questo passato, ma è un bene per tutti che non venga scordato! Bambini portati a morire per gioco, e poi una doccia che lava lo sporco, persone annientate, distrutte, annullate, vite spezzate, anime cancellate, occhi scavati e persi nel vuoto, specchio di un passato che non è sconosciuto, perché c’è il ricordo del tempo perduto!! Il ricordo non si deve mai cancellare, oggi per sempre................
Il lavoro rende liberi
Italienisch alles scheisse
Italiani tutta merda
Organizzazione, disciplina, terrore, tutto fanno funzionare.
Elementi che i tedeschi ne avevano in abbondanza.
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Biografia
Nato a Sesto Fiorentino il 15 maggio 1921, Luciano Banchelli risiede tutt'ora a Montalto Dora.
Si dedica alla stesura di opere letterarie di carattere biografico, storico culturale e scientifico, frutto di percorsi di ricerca legati a filo doppio con le esperienze che ha maturato negli anni, dalla seconda guerra mondiale all'interesse per le tradizioni del suo paese.
L'altra grande passione che lo accompagna è rappresentata da una collezione, curata con sapiente maestria, di telescriventi, macchine da scrivere e macchine da calcolo che coprono l'evoluzione tecnico-tecnologica dell'Olivetti dagli anni '40 agli anni '80.
L'unione di una montaltese e di un fiorentino sbocciò a Sesto Fiorentino il 15 maggio 1921 alle ore 17:30, durante l'imperversare di un violento temporale, che annunciò l'arrivo di Luciano Banchelli.....Montalto Dora mi accolse all'età di cinque anni.
La maestra Guglielmo Rina è stata la mia insegnante durante i cinque anni alle scuole elementari. Proseguii gli studi ad Ivrea, frequentando la Regia Scuola Avviamento al Lavoro, che a quei tempi era riservata a pochi ragazzi.
Nel giugno 1936, all'età di quindici anni, fui assunto dalla ditta Olivetti presso la Scuola Meccanici appena costituita, per passare, dopo un periodo di addestramento, al Laboratorio Esperienze.
Il 10 gennaio 1941 la patria mi volle con se per cinque anni, per farmi "gironzolare" e conoscere la Jugoslavia e la grande Germania.
Nel luglio 1945 ripresi il lavoro presso il Centro Studi Olivetti, fino alla pensione di anzianità.
Per trascorrere il tempo libero ho frequentato per otto anni l’Università Popolare della Terza Età, che ha rappresentato un'ottima esperienza grazie a preparatissimi insegnanti e a bravi compagni di corso.
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Bibliografia
Nel 1992, senza saper tenere la penna in mano e con poche nozioni fondamentali della scienza dello scrivere, mi cimentai nella stesura di "Bucce di Patate", un'autobiografia ricca di foto e documenti inediti.
La buona riuscita di quest’opera mi portò a proseguire con "Il Risveglio dei Ricordi e Ritorno al Passato" e "Cento Lire".
Dalla partecipazione alla Giornata della Memoria in alcune scuole medie e dall'invito delle stesse insegnanti a redigere un libro nacque "Il Soldato", in cui racconto schematicamente la preparazione e l'armamento del nostro esercito e descrivo i campi di concentramento e le Foibe Carsiche.
Seguì "Dall'Artigianato alle Rivoluzioni Industriali", in cui ricordo il trascorso lavorativo in Olivetti.
Nel 2003 esce "Il Tempo che fu - Il vaso di Pandora".
Nel 2004 esce "Scrittura e Telecomunicazioni", saggio ricco di disegni meccanici e schemi elettrici che illustrano il funzionamento della telescrivente Olivetti T2.
Sempre nel 2004 esce "Sunto - Ricordi di Montalto - Una storia lunga tre vie e una piazza".
Nel 2005, in occasione del decimo anniversario della Sagra del Cavolo Verza, esce "Montalto Dora - Il Suo Cavolo".
Sempre dalla collaborazione con le scuole medie, nellìaprile 2006 esce "Immigrazione, Emigrazione, Deportazione, Esodo".
Nel novembre 2006 presento "Il Sagrato Racconta, Montalto Dora e lo Scisma", in cui la narrazione, inframezzata da foto e ritagli di giornali d’epoca, si concentra proprio sullo scisma che ai suoi tempi sconvolse mezza Italia.
Timidamente nel settembre 2007 compare "Rinascita".
Nel 2009 esce, spinto dagli avvenimenti che si sono susseguiti negli anni 2007 e 2008, "La Saga continua".
Nel 2010 esce "Testi di alcune canzoni", raccolta di 124 testi di canzoni Patriottiche, Fasciste, e degli Alpini.
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Telescriventi
Nel 1939, dopo due anni di progettazione portata avanti dall’ing. Giuseppe Beccio, direttore tecnico, e dal dott. Massimo Olivetti, entrò in produzione la telescrivente T1, un apparato telegrafico elettromagnetico meccanico che consentiva la ricetrasmissione del messaggio in tempo reale.
L’Esercito disponeva di poche tele, le sole che davano affidabilità erano le Siemens e la Lorenz, prodotti già assai diffusi presso le forze armate tedesche con tecnologia più avanzata e sperimentata. Le trasmissioni dei dati avvenivano via cavo telegrafico, con la possibilità da parte avversa di violare il messaggio.
La Lorenz utilizzò il sistema crittografico Enigma, rendendo inviolabili le intercettazioni. Essendo prodotti militari segreti, al nostro esercito erano sconosciuti. La tele, questa nuova, costosa e quasi sconosciuta innovazione, era a disposizione dei soli Ministeri o degli alti uffici Militari o dei Comandi dell’Esercito. La produzione era limitata, sia per il prodotto ancora in fase quasi sperimentale, sia per le possibilità produttive dell’azienda. La Olivetti iniziò a produrre la telescrivente con l’elaboratore segreto "decifratore" verso il 1955. Ben lontano dalle necessità belliche, ebbe vita corta ormai superato da altre forme di cifrario.
Nel 1948 uscirono dagli stabilimenti Olivetti le prime T2 completamente trasformate e caratterizzate da una perfetta affidabilità. Responsabile del progetto fu il perito tecnico industriale Ilario Bovio.
Sempre nel 1948, l’Ing. Beccio presentò, con grande successo, la nuova macchina per scrivere Lexikon 80.
L’ing. Beccio ebbe la direzione del sistema scrittura fino alla sua morte, avvenuta nel 1957.
Con questa tele, grazie alla perfezione meccanica, alle innovazioni tecniche ea ai costi concorrenziali, la Olivetti si aggiudicò importanti forniture militari e civili. L’esercito e le poste Iraniane furono tra i primi acquirenti.
Nel 1968 la Olivetti presentò la nuova serie di TE 300, con cui apparve l’elettrotecnica. E' asservita con otto barre di codifica che permettono 265 BIT di scrittura. La tastiera è alfa-numerica. La testina di scrittura elettronica è formata da quattro piccole leve verticali con impressi i caratteri di scrittura. La cartuccia racchiude il nastro in polietilene, che permette una bella e perfetta lettura dei messaggi. Meccanicamente è un gioiello di precisione. La velocità di digitazione è pari a 600 battute per minuto. Peso pari a 32,3 Kg.
Nel 1977 nacque La nuova TE 550. Completamente elettronica, segnò la fine dell’era delle telescriventi, sostituite alla fine degli anni '80 da fax e computer.
Nei primi anni '80 l’Olivetti conquistò, con le telescriventi, una quota del mercato mondiale intorno al 15%. Negli stessi anni, in un'area ad accesso riservato degli stabilimenti Olivetti di Scarmagno, venivano prodotte telescriventi destinate alla Nato.
Senza lasciare una traccia le tele sono scomparse dagli uffici telegrafici e dai nostri ricordi, come non fossero mai esistite, senza tener presente che il progresso tecnologico delle trasmissioni deriva da loro, dal loro codice binario, da quegli 0-1 che compongono i BIT del computer. In Italia, il costo elevato e la politica del risparmio sono state le ragioni determinanti della poca divulgazione di queste macchine. Negli uffici postali poco frequentati il telegramma si trasmetteva ancora con il vecchissimo metodo Morse.
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Bucce di Patate
(Konzentration) lager III C - Kustrin
Il ricordo aiuta il presente a sopravvivere adesso, a non essere assente, a ritrovare quello che hai perso. Ricordo la storia, l’orrore passato, le stragi, la guerra, quanto c’è costato!
No, non mi piace questo passato, ma è un bene per tutti che non venga scordato!
Bambini portati a morire per gioco, e poi una doccia che lava lo sporco, persone annientate, distrutte, annullate, vite spezzate, anime cancellate, occhi scavati e persi nel vuoto, specchio di un passato che non è sconosciuto, perché c’è il ricordo del tempo perduto!!
Il ricordo non si deve mai cancellare, oggi per sempre................
ARBEIT MACHT FREI
Il lavoro rende liberi
Italienisch alles scheisse
Italiani tutta merda
Organizzazione, disciplina, terrore, tutto fanno funzionare.
Elementi che i tedeschi ne avevano in abbondanza.
Bucce di Patate
Questo libro è nato senza titolo, ha assunto l’indicazione "Bucce di Patate" dopo la terza revisione. Ho iniziato per puro caso, mai e poi mai avrei pensato di riscuotere tanta attenzione da parte delle scuole medie. E' un’autobiografia che descrive tutto il mio trascorso militare da gennaio 1941 a giugno 1945.
Principale soggetto la guerra.
1940. Inizia il nuovo sistema di telegrafia con scrittura, in sostituzione del lento sistema telegrafico Morse.
Il nostro esercito avvia la formazione dei primi operatori militari su macchine telegrafiche Olivetti "T1". A quei tempi, queste telescriventi, erano per la loro nuova tecnologia, quasi sconosciute.
Il 9 aprile 1941 l'Italia invade la Jugoslavia.
Dopo un sommario addestramento sulle telescriventi, negli stabilimenti Olivetti, il geniere Banchelli è stato inviato con altri cinque commilitoni olivettiani in questo stato. Descrivo l'occupazione militare in Croazia, Stato appena costituito. Sono allegate tre interessantissime pagine della Stampa del 10 maggio 1941 riguardante il trattato Italia, Croazia.
Giugno 1941, con accordi militari fra l’Italia e la Croazia a Zagabria, capitale di questo nuovo stato, viene istituita la Regia Missione Militare e sono inviato, quale tecnico di telescrivente in quest’importante sede diplomatica, rimango fino alla tragedia dell’8 settembre 1943.
Proseguo con la drammatica narrazione dei fatti riguardanti la prigionia nei campi di concentramento tedeschi, i lavori forzati, le tremende paure sotto i bombardamenti, la liberazione da parte dell'esercito Americano, e le avventurose fasi del rimpatrio. Affascina il diario scritto clandestinamente.
Ogni avvenimento è descritto in modo realistico e si basa su verità inconfutabili. Tutto è corredato da fotografie e documenti. Molti sono i libri scritti da reduci d’ogni provenienza, ma questo ha una caratteristica ben diversa che affascina il lettore.
Formato A 4. Pag. scritte 150 più molte foto e documenti inediti.
"Bucce di Patate" è presente alla Fondazione Archivio Diaristico Nazionale.
Da questo libro i docenti d’alcune scuole medie ne hanno fatto testo d’insegnamento. Le insegnanti e gli alunni delle classi 2B, 2C, 2D della scuola Media Statale "Sandro Pertini" di Banchette, hanno aderito al Progetto Ministeriale di Storia ‘900" "Dalle storie alla Storia" con un libro
dal titolo: "Rispolverando il passato" Il Mondo della Telescrivente.
Questo loro libro è composto da 230 Pag. oltre a molte foto e documenti.
Ha avuto un riconoscimento dal Ministero dei beni Culturali.
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Risveglio dei Ricordi e Ritorno al Passato
Questo libro è nato nel gennaio 1996 e terminato aprile 1998.
Abbiamo dato inizio a questi 144 racconti montaltesi iniziando dalla fine ottocento al 1940, nel ricordo ancora attuale del nostro vissuto.
Da cosa, nasce cosa, abbiamo rivisto con il richiamo della mente persone e fatti appartenenti al passato: tradizioni orali, feste religiose e avvenimenti storici.
Una carrellata viva dei nostri ricordi: buona parte appartiene a fatti veri vissuti da noi, altri appartengono a racconti tramandati dai nostri genitori o vecchi conoscenti.
La narrazione è semplice e la lettura è piacevole e intrigante, invita chi legge a scorrere rapidamente la pagina successiva tanto è attratto dagli avvenimenti che si susseguono.
Formato A 4. Pag. scritte 191 oltre a documenti e foto inedite.
Gli argomenti di questi libri sono stati di stimolo per le scuole medie di Banchette che hanno composto "IL VIAGGIO", un libro di 236 pag.
Conoscere la "STORIA" varcando la soglia del passato.
E’ stato premiato dall’Ispettorato della scuola.
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Cento Lire
Questo libro riporta articoli aggiuntivi alle precedenti opere: "Bucce di Patate, Il Risveglio dei Ricordi, Ritorno al Passato" ci soffermiamo in particolare sull'emigrazione Canavesana, osservata come turisti in alcuni stati. E’ descritto, "Il Passaporto Rosso", documento riservato agli emigranti italiani. Lo sviluppo ferroviario. La numismatica, con la prima coniazione della lira Italiana ed il suo valore monetario.
La descrizione della Linea difensiva Maginot in Francia, oggi sconosciuta.
Le prime illuminazioni elettriche nei nostri paesi.
Professioni scomparse, altre sorte.
La Filatelia non è trascurata e appare con alcuni cenni.
Consideriamo la Corsa nello Spazio come emigrazione. Mi soffermo con brevi nozioni tecniche a questa grande avventura, e chiudo con alcuni Proverbi ed Espressioni Dialettali.
La biblioteca civica della città d’Ivrea, questo volume lo dà in visione, non permette il prestito.
Formato A 4. Pag. 55, più foto e documenti.
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Il Soldato
Dopo aver partecipato in alcune scuole medie alla "Giornata della Memoria" abbiamo creduto opportuno dedicare questo libro agli studenti amplificando i suoi contenuti a tutto l'arco della guerra.
Iniziamo con le notizie storiche riguardanti la formazione e preparazione del nostro esercito, la disgregazione di questo complesso militare dal fatidico 8 settembre, i 620.000 soldati italiani internati in Germania.
E’ descritta meticolosamente l'ubicazione geografica degli oltre 2000 campi di prigionia, i campi di sterminio nazisti in Europa, l'Olocausto.
Il libro termina con gli impressionanti racconti sulle Foibe Carsiche.
I terrificanti crimini commessi e non volutamente ricordati, in quelle terre croate.
Buona parte di questa complessa storia militare italiana è stata vissuta e scritta dal semplice soldato del genio Luciano Banchelli.
Formato A 4. Pag. 166, oltre a foto e documenti.
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Dall'Artigianato alle Rivoluzioni Industriali
Riferendoci ai precedenti libri, è descritto lo sviluppo industriale nel Canavese. In Italia inizio 900, era quasi inesistente l'industria, la sola fonte di guadagno era l'agricoltura, per sopperire le loro necessità di lavoro, alcuni intraprendenti operai, con qualche lume d’ingegno e fantasia migliorarono le loro necessità lavorative con meno fatica e più resa; sono stati i primi artigiani. Sono stati loro con attitudine e prontezza a progettare e realizzare imprese o attività.
La maggior parte di questi artigiani con le loro esperienze lavorative sono passati alle dipendenze di queste aziende, trasformate in fabbriche di notevolissimo valore. Non è trascurato il sorto movimento sindacale, organismo che coordina prestazioni di lavoro e strumenti adeguati per il conseguimento di finalità economiche. La nascita delle prime scuole professionali interessanti alle necessità aziendali, ci soffermiamo in particolare all’Olivetti, nostro datore di lavoro, dall’adolescenza al pensionamento. Contrariamente ai moltissimi testi di professionisti della penna, questo "forse unico libro" scritto da un operaio, riporta la sua vita trascorsa in azienda con lo sguardo ed il lavoro da lui svolto da semplice operaio, con i suoi mugugni e rimpianti racchiusi in gola.
Termino con il triste finale: la scomparsa definitiva di tutto il tessuto industriale Canavesano.
Formato A 4. Pag. 142, oltre a numerose foto e documenti.
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Il Tempo che fu - Il Vaso di Pandora
Leggende, lavori, canti, danze e storie.
Iniziamo con la leggenda mitologia del vaso di Pandora, considerato portatore di tutti i malanni della vita.
Portiamo il lettore in un coinvolgente viaggio della travagliata esistenza di poveri esseri forzatamente costretti ai più pesanti lavori nelle miniere, nei campi, nelle industrie.
Momenti dolorosi attenuati saltuariamente dalle feste religiose, dai canti e danze. Fanno contrasto dalle più nere miserie della plebe, la vita lussuriosa della monarchia, gli sfarzi delle alte gerarchie religiose, la borghesia.
Togliamo il lettore dalla tristezza dei racconti introducendolo in uno spassoso racconto in onore agli animali, in particolare i gatti e cani, che sostituiscono l'affetto famigliare in certi casi mancante.
Fanno sfondo vecchie canzoni del tempo che fu e semplici allegri aneddoti paesani.
Formato A 4. Pag. 109, oltre a foto e documenti.
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Scrittura e Telecomunicazioni
Dai geroglifici, alle prime macchine per scrivere, dalle telescriventi ai computer, un sunto dell’evolversi di questa scienza.
Queste macchine, con le prime calcolatrici scriventi sono disponibili in visione e prova nel nostro piccolo museo.
Formato A 4. Pag.55, oltre a foto, disegni meccanici, schemi elettrici che illustrano il funzionamento della telescrivente Olivetti T2
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Sunto - Ricordi di Montalto. Una storia lunga tre vie e una piazza
I ricordi di un paese rivivono attraverso documentazioni descrittive.
Riportiamo con 37 brevi trafiletti la vita commerciale di ogni singolo esercente o artigiano dal primo decennio 1900, al 1955, seguendo via Re Umberto, Via Mazzini - Corso Vittorio, C.so. Marconi - Via Vallesa e piazza del Municipio, o piazza delle Scuole. Piazza IV Novembre. Queste tre strade e la piazza rappresentavano la vita intensa sociale che animava le vie del paese sempre affollate da persone indaffarate, oggi, con 3450 abitanti sono quasi deserte, si incontrano rari e frettolosi passanti.
Pag. 32- formato 150 X 250 - sett. 2004
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Immigrazione, Emigrazione, Deportazione, Esodo
Siamo stati stimolati a questa ricerca da un gruppo di ragazzi della scuola media "S Pertini" di Montalto Dora. Anno scolastico 2005 – 2006.
Classi 2A-3A-3B - interessati all’immigrazione dei nostri antenati.
Formato 160 x 245. Pag. 115.
«Da questo libretto gli studenti hanno tratto un importante documento di sessanta pagine.» dal titolo
"Itineranze"
Montalto Dora.
Storie di emigrazione e immigrazione
Una scrittrice parigina, (Ada Ruata) ne ha fatto un testo teatrale pubblicato dalla Fondazione Adriano Olivetti, in Italiano e Francese,
Potete andare a leggere e scaricare il testo sul sito della Fondazione : www.fondazioneadrianolivetti.it
(sezione" Pubblicazioni", poi "Collaborazioni")
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Montalto Dora - Il suo Cavolo
Per propagandare e ricordare nei tempi, la Sagra del Cavolo Verza, che ha avuto un successo nazionale, introduciamo il lettore, con dovizia di particolari, alla conoscenza del cavolo; dall’origine alle sue svariate tipologie, nonché curiosi divertenti aneddoti.
Formato 165 x 245. Pag. 101. oltre a foto e documenti.
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Il Sagrato Racconta, Montalto Dora e lo Scisma
Era l’anno 1958, per incomprensioni e dissidi con il nuovo prete inviato dalla Curia a Montalto, sede vagante per la morte del Parroco don Cavallo. Buona parte dei parrocchiani, dopo varie petizioni di suppliche inascoltate dal Vescovo, si staccarono dalla Chiesa apostolica romana, per aderire alla Chiesa Apostolica Ortodossa Russa Patriarcato di Mosca.
La notizia della scissione, la sola avvenuta nella cattolicissima Italia, attirò giornalisti di diverse testate, queste inattese informazioni, portarono scompiglio in buona parte d’Italia.
Sono descritti i particolari dello scisma, fino al ritorno dei fedeli alla loro Chiesa Cattolica Romana avvenuto 1964.
Formato 170 X 220. Pag. 163 oltre foto e spezzoni di giornale del tempo.
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Rinascita
Con questo libro ci siamo prefissi di descrivere in modo sereno ed obiettivo la Rinascita dalla crisi spirituale che ha coinvolto con lo Scisma avvenuto nel 1958 – 64, alla ristrutturazione dei fabbricati in degrado della comunità religiosa del paese.
Il campanile, la Chiesa, il ricreatorio, da qualche tempo sotto accusa, ci costringono a descrivere i loro racconti e noi, semplici ricercatori di storia, riportiamo alla luce le loro grandiosità, le loro gioie, le tristezze, i malanni che li affliggono.
Formato A 4. Pag. 142 comprese fotografie e 52 locandine dal 1933 al 1956 della filodrammatica, svolte nel Ricreatorio Giovanile di Montalto.
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La Saga continua
Questa narrazione vuole riportare alla memoria un periodo religioso oscurato dallo Scisma. Abbiamo seguito e riferito gli avvenimenti che si sono susseguiti nell’anno 2007 – 2008 sia religiosi, risvegliat dal nuovo Curato don Nicola, sia dei beni urbanistici della Parrocchia in grave deterioramento. Diamo atto al costante impegno del sig. Sindaco Renzo Galletto per l’attivo perseverante interessamento al far proseguire alacremente i lavori.
Abbiamo completato questo libro con pagine ricavate dall’archivio storico della Parrocchia e del Comune di Montalto.
Formato A4 pag.152 con documenti e foto. Ottobre 2008 - giugno 2009
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Testimonianze
Luciano Banchelli con il suo ultimo libro ”Testimonianze” ha ampliato i suoi ricordi con avvenimenti sconosciuti ai lavoratori olivettiani. Li ha vissuti, osservati e impressi nella sua memoria, per ritrasmetterli alla storia. Evidenzia le caratteristiche di tutti i modelli delle Telescriventi Olivetti, fino alla loro completa scomparsa come non fossero mai esistite. E’ descritta nei vari particolari la strategica telescrivente Lorenz Enigma, in dotazione alle forze armate tedesche, per cifrare e decifrare i messaggi segreti. Per risolvere questo tormentato segreto tedesco, gli inglesi recuperarono questa tele da un sottomarino da loro affondato, ponendo fine al segreto militare dei loro messaggi. Nel libro si ricorda la carenza dell’energia elettrica nel periodo postbellico. La S.I.P, (Società Idroelettrica Piemontese) nel 1949 riduce la fornitura di energia elettrica. L’azienda stabilì turni di lavoro notturni e fermata a rotazione di alcuni reparti, con la retribuzione all’80%. Per far fronte in parte a queste irregolarità, la Ditta si procurò un motore diesel di un sottomarino con alternatore dalla potenza di 1.400 Kw ora, non sufficiente alle necessità aziendali carenti. E’ riportata la violentissima grandinata avvenuta la notte di San Savino del 1947, la seconda, il 31 luglio 1980, che causarono con allagamento, danni gravissimi. Tutta la meravigliosa struttura vetrata degli stabilimenti è stata rifatta.
In questo libro, sono ricordati i Quattro Grandi dell’Olivetti: Capellaro, (Teresio Gassino suo allievo) il dott. Massimo Olivetti, Ing. Beccio, Ing. Pier Giorgio Perotto, che con i loro studi, hanno prodotto macchine che invasero il mondo. Di questi quattro grandi è evidenziato il costante impegno di lavoro, dal Progetto alle varie fasi per raggiungere la produzione di serie. Il libro termina con il curriculum del Presidente e Amministratore Delegato Olivetti l’ing. Carlo De Benedetti, creandoci il dilemma se collocare quest’illustre persona fra i quattro grandi che formarono la Grande, per noi, Intramontabile Olivetti.
Il nostro gruppo, formato da quattro Spille d’Oro, ha riportato nelle aule delle scuole medie le proprie esperienze lavorative all’Olivetti, soffermandosi alla telescrivente per stimolare la curiosità su questa macchina dimenticata e sconosciuta. Non sono trascurate le “testimonianze” dei lettori con le loro valutazioni sui libri precedenti. Sono 205 pag. con foto e documenti sconosciuti ai più, che imprimono il desiderio di una lettura veloce.
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Rassegna Storica Parrocchia S. Eusebio
Luciano Banchelli esamina con scrupolosità i fatti, le circostanze, gli avvenimenti della storia religiosa del paese soffermandomi in particolare sulla rassegna storica di sant’ Egidio e san Eusebio Vescovo.
Inizia con un pensiero di profondo rispetto e gratitudine verso il ragioniere Giuseppe Renacco classe 1920 e sua moglie Iva Sola, sposatisi non più in giovane età e senza figli. Religiosi di quel poco che li faceva credenti senza essere frequentatori della chiesa.
Segue e descrive, passo, passo, i lavori di restauro degli affreschi della facciata non più distinguibili a causa del tempo e dell’inclemenza degli agenti atmosferici.
La sig.ra Sola Iva ved. Renacco Giuseppe, deceduta nel maggio 2009, ha disposto, mediante testamento, un lascito per l’esecuzione di lavori. Il progetto prevede il completo restauro della facciata e dei dipinti presenti, degli infissi, la riparazione della copertura fra la chiesa e l’oratorio, l’impianto di illuminazione esterno, la realizzazione di rampe per disabili lungo la facciata dell’ingresso dell’oratorio e la conseguente illuminazione esterna. La somma è stata ricavata dalla vendita di un attico di sua proprietà in Borghetto S. Spirito (SV), per l’equivalente di 435.000 euro al lordo delle imposte. Sono inoltre descritte le evoluzioni della chiesa dal 1200, anno della sua fondazione, ad oggi.
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